Durante l'estate 2022 abbiamo effettuato una seconda indagine sul successo o meno degli ingabbiamenti estivi per valutare quali metodi garantissero un buon tasso diriuscita, non solo in termini di sopravvivenza della regina stessa all'ingabbiamento ma anche della sua successiva accettazione dopo la liberazione. I termini del problema sono posti nell'articolo in cui si riportano i risultati della prima indagine.

Alla prima indagine avevano partecipato 17 apicoltori fornendo i dati di 18 apiari, per un totale di 235 arnie. Questo numero non era sufficiente a garantire dei risultati significativi. Nel 2022 hanno risposto all'indagine 15 apicoltori fornendo dati di 17 apiari, per un totale di 262 colonie. Alla parte del formulario più pertinente per rispondere all'accettazione delle regine dopo la liberazione non tutti hanno risposto, così che i risultati sono di nuovo non significativi.

I metodi di ingabbiamento utilizzati sono i seguenti. Per il 2021,

 metodi di blocco 2021

mentre per il 2022 abbiamo meno varietà, con spostamenti percentuali di 2-5 punti percentuali a favore della gabbia GB e della gabbietta PItarresi (per una illustrazione delle varie gabbie vedi la presentazione sui metodi di ingabbiamento)

 metodo di blocco 2022a

 

L'unico risultato veramente significativo concerne la mortalità diretta delle regine nelle varie gabbie (trascuriamo evidentemente i blocchi per orfanizzazione). Anche qui possiamo paragonare i risultati delle due indagini:

Nel 2021 sono state registrate perdite solo con due tipi di gabbia (anche perché le altre sono state utilizzate solo per poche arnie):

 perdite regine 2021

Nel 2022, visto il maggior uso, si sono registrate perdite oltre che per la mozzato e la cornice orizzontale, anche per la gabbia PIarresi:

perdite regine 2022

Qui è necessario qualche commento.

Per quanto riguarda le cornici orizzontali, tutte le perdite (come nel 2021) riguardano i nuclei, per i quali si usano telai da melario. Alle api evidentemente non piacciono: poiché le dimensioni delle celle da melario sono diverse da quelli delle celle da nico, le api devono rimodellarle, cosa che richiede parecchio tempo. Così la regina non depone, o riesce a deporre solo dopo diversi giorni (quando c'è covata, è tutta fresca). Occorre dunque cercare di dare alle api telaini da melario nei quali era già stata effettuata deposizione in precedenza.

Il risultato negativo della Mozzato è più difficile da spiegare. In parte dipende dal fatto che nelle arnie dove ci sono due regine (madre e figlia) e si è ingabbiata la sola madre (marcata) senza essere consapevoli della presenza della figlia (non marcata), le api tendono ad eliminare la madre. Nei telai orizzontali della cornice e nella gabba Pitarresi, invece, due regine possono tranquillamente continuare a convivere, ciascuna deponendo nel suo regno. Per il resto, può darsi che il caldo abbia giocato un ruolo, anche se è difficile capire quale. In ogni caso, la mortalità delle mozzato è stata significativamente maggiore di quella degli altri metodi anche nel 2021, anche se a un livello molto più moderato.

Ringrazio gli apicoltori che hanno messo a disposizione i propri dati.

Daniele Besomi

 

 

 

 

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