La Vespa velutina sarà il maggior problema dell'apicoltura ticinese dopo l'arrivo della Varroa. Questo calabrone è un efficientissimo cacciatore, in particlare di api, e può sterminare un apiario direttamente uccidendo le api o indirettamente impedendo loro di uscire dal nido e indebolendole al punto da renderle suscettibili a malattie o alla morte per fame.

In questa sezione del nostro sito indirizziamo verso i vari materiali (articoli e i dibattiti sul forum) che vi invitiamo a seguire per essere meglio preparati.

Scheda di identificazione, e volantino da distribuire nelle zone potenzialmente infestate. In questo articolo si descrivono —con l'aiuto di schede, foto e filmati— le caratteristiche della vespa e del suo nido e le differenze con altri insetti con cui potrebbe essere confusa, e si invitano apicoltori e cittadini alla segnalazione di inividui.

Articolo di Daniele Besomi,Vespa velutina: per un approccio proattivo, in cui si invita ad una sorveglianza attiva dei movimenti della velutina, tramite trappolaggio primaverile delle regine con trappole selettive, disputando l'argomento (proposto tra gli altri da  Apiservice e dal Gruppo di Lavoro sugli Organismi Alloctoni Invasivi) secondo cui il trappolaggio primaverile è inefficiente e controproducente. Su questo articolo ha preso posizione il Comitato della nostra sezione. Sull'articolo è intervenuto per conto terzi nel Forum un certo Michele apicoltore curioso, con una risposta dell'autore.

Intanto il GL OIA ha convocato un webinar per presentare la vespa e la sua strategia, che essernzialmente consiste nel non fare nulla, nepure monitorare, finché gli eventi obbligheranno ad intervenire. Qui un video parziale della presentazione, dal quale è stata omessa la parte interessante della serata, cioè la discussione che ne è seguita dalla quale è emerso che gli argomenti del GL OAI sono tutt'altro che solidi. Abbiamo dunque ripristinato le omissioni, con l'aiuto degli intervenuti. Durante la discussione seguita al webinar, il riconoscimento della pertinenza delle osservazioni di Daniele Besomi a proposito dell'opportunità o meno di effettuare trappolaggi primaverili ha suggerito che egli ne discutesse direttamente con Lukas Seehausen, riscorcatore sulle specie invasive del CABI , che aveva presentato l'argomentazione opposta. Besomi e Seehausen hanno redatto congiuntamente un rapporto sull'esito della loro discussione.

Per sentire di un approccio completamente diverso al problema, la Sezione di Lugano ha organizza un webinar su La vespa velutina: metodi di controllo e di gestione, 17 maggio ore 20.0017 maggio ore 20.00, tenuto da Simone Lioy dell'università di Torino. Qui si può vedere la registrazione della serata. La presentazione è stata sistematica nello stile, e estremamente ricca e dettagliata nei contenuti, sull'esperienza di monitoraggio e di contenimento in Italia, che ha ridotto di parecchio la velocità di diffusione rispetto agli altri paesi europei. 

La vespa velutina, seppure rallentata dall'approccio aggressivo praticato dai gruppi di lavoro italiani, nel frattempo è stata ritrovata in un nuvo areale, tra le province di Pavia e di Piacenza. Si noti che il ritrovamento è avvenuto grazie alle trappole primaverili poste da un apicoltore, a dimostrazione della loro efficacia almeno come strumento di monitoraggio.

 Altri contributi seguiranno